FORMAZIONE

  Testimonianze  

  Fra Paolo, SA  

Cosa mi ha spinto a diventare frate
L’ammirazione verso la figura di San Francesco, in particolare per la sua semplicità e il suo essere strumento nelle mani di Dio per la pace e la riconciliazione. Pacificava persone che avevano conflitti tra loro, ma anche riusciva a vivere pacificato nelle sofferenze e nelle incomprensioni con i suoi stessi frati.

E chiaramente viveva una piena riconciliazione con il Creatore e tutta la Sua creazione. Poi ho trovato che Padre Paul, fondatore dei frati dell’Atonement, aveva centrato la sua opera proprio sulla riconciliazione, come At-one-ment: che tutti siano una sola cosa (Gv 17,21), in tutti i contesti…

I miei sogni e le mie perplessità
Il mio sogno è seguire San Francesco, in particolare nel senso di incarnare la pace e la riconciliazione, che sono al tempo stesso dimensioni molto umane e molto cristiane e sono trasversali alle denominazioni, come ci hanno testimoniato anche gli ultimi Papi negli incontri per la Pace ad Assisi ed in altre occasioni.

E questo sia come vita comunitaria, che come servizio e ministero per la Chiesa e per i fratelli. Le mie perplessità sono relative al fatto che spesso questi ideali si scontrano con la realtà anche quotidiana, per cui è difficile metterli in pratica, specie se ci si affida solo alle nostre forze e non si lascia spazio alla grazia di Dio, facendosi strumenti di pace nelle Sue mani.

Il mio cammino fino a oggi
Sin dalla maggiore età ho frequentato corsi vocazionali, ritiri e corsi spirituali, ma nonostante il richiamo alla vita religiosa, non avevo mai dato seguito. Ho avuto i classici flirt giovanili e un paio di relazioni significative, che però non si solo evolute nel senso del matrimonio.

Dopo gli studi ho lavorato sempre nella gestione dei conflitti e nella mediazione, che vedevo in parte come modo di mettere in pratica gli insegnamenti francescani che avevo ricevuto negli anni universitari.

Alcuni anni fa, un momento di crisi da troppo lavoro e la contemporanea separazione dalla fidanzata del tempo mi hanno fatto fermare e ascoltare nuovamente e più intensamente quel richiamo vocazionale tenuto in ‘stand-by’ per diversi anni. 

Ho iniziato presso un’altra comunità francescana all’estero, dove mi trovavo per lavoro in quel momento, ma non era evidentemente il luogo dove Dio mi chiamava. Una volta tornato ad Assisi, dove la prima volta avevo sentito il richiamo vocazionale, ho conosciuto le suore e i frati francescani dell’Atonement, con i quali ci siamo da subito ritrovati in sintonia sulla lunghezza d’onda della riconciliazione, il carisma principale della congregazione…ed eccomi qui!

Come vivo da quando sono entrato
Ho professato i voti perpetui per essere uno strumento nelle mani di Dio per la pace e la riconciliazione, seguendo gli esempi di San Francesco e Padre Paul Wattson. Precedentemente insegnavo e praticavo mediazione e arbitrato all’università e in progetti internazionali.

Il mio percorso con i frati dell’Atonement è iniziato a Roma, per la candidatura, per proseguire ad Assisi per il postulato ed il noviziato. Sono stato quindi un biennio a New York e Graymoor a conoscere frati e suore dell’Atonement e condividere con loro realtà passate e presenti.

In particolare ho prestato servizio presso St. Christopher’s Inn, un nostro centro per alcolisti e tossicodipendenti, dove si incarna l’impegno per il prossimo con spirito francescano e professionale, verso questi fratelli che vogliono liberarsi dalle loro dipendenze, risanare e ricostruire la loro vita, riconciliandosi con se stessi, gli altri e Dio.

Negli anni di formazione, oltre la base comune, ho svolto una ricerca accademica sul nostro carisma At-One-Ment, recentemente pubblicata; a New York City mi sono inoltre specializzato in direzione spirituale (che ho anche praticato nei nostri percorsi di riconciliazione e risanamento dalle dipendenze) e ho svolto un ministero presso le Nazioni Unite per conto di Franciscan International.

Ora sono in comunità ad Assisi dove – continuando ad accompagnare spiritualmente persone nel segno della riconciliazione con sé, Dio e gli altri – mi trovo a servire la fraternità come: Guardiano del convento locale; Direttore delle Vocazioni e della Formazione; Procuratore Generale della Congregazione presso la Santa Sede.