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  Chiesa e Convento di Sant’Onofrio al Gianicolo / Roma  

Nel luogo che oggi ospita la chiesa, nel 1419, Nicola da Forca Palena realizzò un eremo dopo avere acquistato il terreno grazie al denaro proveniente dalle elemosine. A partire dal 1439 vi fu realizzata la chiesa attuale, per raggiungere la quale fu costruita nel 1446 la salita Sant’Onofrio. L’edificio, a una sola navata con due cappelle per lato, fu completato nel XVI secolo e contiene diversi dipinti e sculture del XVII secolo. La chiesa è preceduta da un sagrato erboso chiuso su due lati da un piccolo portico. Sul lato di fronte alla chiesa esso è chiuso dalla cappella affrescata della Madonna del Rosario, eretta all’inizio del ‘600 da Guido Vaini, patrizio di Imola, per sé, sua moglie Lucrezia Magalotti patrizia di Firenze e i loro 12 figli e discendenti.

Il piccolo chiostro del convento è forse la parte più antica del complesso: costruito nel periodo della fondazione, a metà del XV secolo, ha anche una galleria porticata al piano superiore. Le lunette furono affrescate con storie di sant’Onofrio ad opera del Cavalier d’Arpino e scuola, in occasione del giubileo del 1600.

Il chiostro

Il luogo, assai suggestivo e panoramico, è noto (forse soprattutto) per aver dato rifugio alle ultime angosce di Torquato Tasso, che vi arrivò da Napoli dietro la promessa di Clemente VIII di incoronarlo poeta, come era stato secoli prima per il Petrarca. La laurea non ebbe luogo, tuttavia, in quanto il poeta vi morì il 25 aprile del 1595. In omaggio al Tasso, Sant’Onofrio divenne così una delle tappe di artisti e letterati in visita a Roma.

Poco distante dal convento – ora dall’altra parte della “passeggiata del Gianicolo” tracciata tra il 1865 e il 1868 – è stata conservata (ormai secca ma monumentalizzata), la cosiddetta “quercia del Tasso”, sotto la quale si dice che il poeta andasse a contemplare e meditare. Il luogo venne poi utilizzato da San Filippo Neri come meta di passeggiate, e fu attrezzato a teatro dalla sua congregazione, come “luogo di pii trattenimenti”. Ancora oggi il teatro è sede di rappresentazioni teatrali all’aperto.

Il Governatorato di Roma vi allestì un museo che raccoglie cimeli e maschera funeraria del Tasso, dal 1930 dato in proprietà alla Santa Sede dal 1930. Il 15 agosto 1945 papa Pio XII assegnò la chiesa ed il convento all’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, forse proprio in onore della Gerusalemme liberata.

Dal 1946 i Frati Francescani dell’Atonement risiedono presso il convento.

CONVENTO DI SANT’ONOFRIO / Chiostro