Testimonianze

  Fra. Fabrizio, NSA  

Cosa mi ha spinto a diventare frate

Dopo diversi anni di lontananza totale dalla fede, all’età di 19 anni una malattia mi ha messo di fronte ai miei limiti umani e mi ha permesso di cambiare rotta. Ho cominciato allora a sperimentare che l’essere Cristiani, più che amare Dio, è anzitutto acquisire la consapevolezza che Dio ci ama follemente e che desidera riempire le nostre esistenze di felicità piena.
Ho sempre nutrito grande ammirazione per il carisma francescano e per la figura del santo Poverello d’Assisi, anche quando ero più distaccato dalla fede, rimanendo da sempre affascinato dalla sua minorità, dalla sua attenzione verso gli ultimi e dal suo essere costruttore e portatore di pace. E proprio questa dimensione sociale, questo volgere uno sguardo particolare al prossimo, mi ha catturato e rappresenta il motore della mia vocazione.
Grazie al web ho conosciuto la Congregazione dei Frati Francescani dell’Atonement e approfondendo il loro carisma e i loro ministeri – in particolare questa spinta verso la promozione dell’unità e la riconciliazione – ho avvertito la sensazione che fosse la comunità giusta per le mie attitudini e quella in cui avrei potuto esprimermi al meglio.

I miei sogni e le mie perplessità

Il frate è colui che per amore di Cristo e dei fratelli in Cristo, porta loro un sorriso annunciando il messaggio di speranza e di salvezza.
Il mio desiderio più grande è quello di formarmi in questa direzione come Frate Francescano dell’Atonement, ispirandomi ai modelli di vita incarnati da San Francesco, da Padre Paul Wattson e da Madre Lurana White, mettendo in atto con la gioia del cuore l’At-One-Ment, affinché “Tutti siano una sola cosa” (Gv 17, 21).

Il mio cammino fino a oggi

Nell’ottobre 2019 sono entrato come candidato nel Convento di Sant’Onofrio al Gianicolo a Roma e, dal febbraio 2020,
mi sono trasferito ad Assisi dove ora sono postulante nella nostra casa di formazione “Our Lady of the Atonement”.

In questo primo anno di vita conventuale ho iniziato a sperimentare una sensazione che va ben oltre la felicità: è sentirmi al mio posto. Ho imparato ad affidarmi totalmente a Dio, facendo largo così all’ingresso della Grazia nel mio cuore, spingendomi sempre un po’ oltre me stesso in un percorso di crescita umana e spirituale – che è solo all’inizio – grazie alla guida fraterna e premurosa dei miei confratelli e dei miei formatori. La comunità religiosa è infatti una meravigliosa palestra di vita e propone occasioni di crescita continua, vivendo un carisma che unisce tutti coloro che vi si ispirano, sperimentando quotidianamente l’essere fratelli e camminando insieme per vivere la gioia del Vangelo che ci guida a Dio.

Come vivo da quando sono entrato

In questi primi mesi di formazione iniziale ho avuto modo di cimentarmi in molte attività all’interno e all’esterno delle mura domestiche. Oltre infatti a una regolare vita di preghiera, fonte di grande e lieta ispirazione alla base delle nostre giornate e di ogni nostro servizio, opero in Caritas come volontario e sono impegnato presso la Parrocchia della Cattedrale di “San Rufino” come catechista, collaboratore per l’oratorio e membro del coro. Ho partecipato inoltre a ritiri spirituali e a incontri di condivisione con altre comunità francescane.
All’interno della nostra casa di formazione, invece, affianco ad attività pratiche – come la cucina, l’orto, il giardinaggio, le pulizie, la manutenzione – degli incontri formativi incentrati sulle figure di Gesù, di San Francesco, di Padre Paul e Madre Lurana, fondatori della “Society of the Atonement”.
Questo è ciò che vivo come postulante dei Frati Francescani dell’Atonement, con l’immensa gioia del cuore e con l’entusiasmo di chi ama e si sente amato in questo viaggio alla scoperta di se stessi e di Dio e del progetto vita che riserva a ciascuno di noi.

Fra. Fabrizio